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[Recensione] Blue Dragon Plus - NDS

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view post Posted on 9/9/2009, 23:40




Blue Dragon Plus
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Scheda
Piattaforma: Nintendo Ds
Genere: J-Rpg
Publisher: Ignition
Distributore: Leader
Sviluppatore: Brownie Brown
Giocatori: 1
Pegi: 7+
Sito Ufficiale

Hardware
Nintendo Ds

Pro
Filmati di gioco sbalorditivi
Storia coinvolgente
Longevità garantita da circa 30 ore di gioco (100%)
Brillante colonna sonora
Gameplay semplice…

Contro

…ma a volte frustrante
Qualche difetto grafico
Filmati a volte invasivi e fastidiosi

Dopo la sua prima apparizione su Xbox 360 nel 2007, il gioco di Mistwalker fa il suo debutto su Nintendo DS proponendo ambientazione e personaggi già ammirati in Blue Dragon sulla console Microsoft. Lo sviluppo del primo capitolo del gioco ha riunito un team di sviluppo d’eccezione: dal grande disegnatore giapponese Akira Toriyama, conosciuto da tutti come il creatore di Dragon Ball e Dragon Quest; a Hironobu Sakaguchi il padre della più famosa e amata serie di giochi di ruolo: Final Fantasy. Nell'attesa di una prosecuzione della serie su Xbox 360, i possessori della console portatile di casa Nintendo possono, così, continuare a vivere le avventure di Shu e dei suoi compagni grazie a Blue Dragon Plus.

Il ritorno del terribile Nene
La trama del gioco riprende quanto accaduto nel capitolo precedente, senza che quest’ultimo rappresenti una tappa obbligata per giocare e comprendere Blue Dragon Plus. Trascorso un anno nella tranquillità e nella pace assoluta la minaccia del terribile Nene riappare agli occhi increduli di Shu e i suoi compagni Zola e Marumaru. Dopo aver completamente stravolto l’aspetto della terra, ridotta in un pianeta diviso in due con la crosta terrestre composta da tanti cubi orbitanti, un drago malvagio fa la sua comparsa davanti agli occhi increduli dei protagonisti.
Il segno che il tirannico superstite degli Antichi sia tornato in vita, fa si che il gruppo si ricomponga e parta alla ricerca di questa misteriosa entità che ha risvegliato il drago. Nelle prime fasi di gioco ci caleremo nelle vesti del gruppo formato da: Shu, protagonista assoluto del primo capitolo, Marumaro, un simpatico membro della tribù di Devee, Zola, una ragazza liberatasi del controllo di Nene grazie a Shu, e Szabo l’ex generale dei Mecha Robo, un tempo servitore dell’Antico e che adesso è al servizio di re Jibral.

L’ombra del Drago
Sin dalle prime battute di gioco possiamo notare (come era logico aspettarsi) quanto il gameplay sia radicalmente cambiato rispetto a quanto visto su Xbox 360. Con Blue Dragon Plus ci troviamo di fronte ad uno stile di gioco che unisce le caratteristiche classiche del gioco di ruolo quali magie, oggetti singolari e mosse speciali con elementi tipici di uno strategico a turni come lo scenario precostituito per gli scontri e un elevato numero di personaggi sulla mappa. Il sistema di controllo si avvale dell'utilizzo sia della classica combinazione tasti-croce direzionale che del touch-screen, più comodo e immediato. L'utilizzo di quest'ultimo è caldamente consigliato poiché ci permette di selezionare con maggiore precisione e rapidità i vari personaggi. Una volta selezionati possiamo impartire loro degli ordini che variano (e spaziano) dall'apertura degli scrigni disposti lungo gli scenari sino allo schieramento e all’attacco. Durante ogni battaglia sono presenti sullo schermo inferiore del DS una serie di pulsanti, disposti sia in verticale (sul lato destro) che in orizzontale (nella parte bassa), che ci vengono in aiuto per controllare le mosse di ogni personaggio scelto. Uno di questi tasti, ad esempio, ci permette di scegliere rapidamente tutti i personaggi così da impartire un ordine a tutto il gruppo, in alternativa basta formare un cerchio attorno ai personaggi col pennino ed il gioco è fatto. Selezionando, invece, un singolo personaggio appaiono tutte le mosse che è possibile eseguire con quella specifica unità come, ad esempio, l'uso di oggetti magici e mosse d'attacco speciali. Tuttavia, gli sviluppatori hanno pensato bene di complicarci un po’ le cose prendendo una decisione alquanto discutibile. Diversamente da quanto accade con diversi strategici in tempo reale, in cui un’unità selezionata rimane tale fino a quando non viene scelto qualcos’altro. In Blue Dragon Plus dopo aver dato il primo ordine bisogna rifare le operazioni sull’unità per impartire un altro comando, una scelta, questa, che renderà parecchio frustranti le battaglie più numerose.

Shadow Fighting
L’elemento caratteristico di Blue Dragon è raffigurato dall’abilità di ciascun protagonista del party, di evocare un’ombra dai poteri devastanti. Ogni pg del gioco ne possiede una: Shu, il protagonista, evoca un dragone blu (da qui il titolo del gioco), Zola e Kluke hanno la possibilità di chiamare rispettivamente un pipistrello e una fenice. Si tratta di una sorta di attacco speciale che una volta usato ha bisogno di un certo periodo di tempo prima di ricaricarsi (un po’ come le limit di Final Fantasy). Durante la battaglia non siamo i soli a disporre di questa caratteristica, anche i nemici più potenti hanno la capacità di evocazione. Nel caso in cui si usi la nostra ombra contemporaneamente al nemico, avrà inizio un duello di ombre. E per avere la meglio in questa concitata fase bisognerà far scorrere lo stilo ripetutamente sul touch-screen per ingrandire a dismisura l’ombra nel tempo prestabilito: la più grande vincerà lo scontro. Vincere o perdere un duello ombra ha ripercussioni importanti sull’esito dello scontro. Nonostante la fastidiosa gestione del party, il sistema di controllo risulta comunque un buono strumento per goderci la trama di Blue Dragon Plus sino in fondo.

Nei meandri di un mondo “cubettoso”
Sin dalle prime battute appare inconfondibile il tratto e il design delle ambientazioni e dei personaggi realizzati dai Bird Studios di Akira Toriyama, il creatore della celebre serie animata Dragon Ball nonché character designer degli altrettanto celebri giochi di ruolo (j-rpg) Dragon Quest e Chrono Trigger. Le missioni del gioco sono ambientate in location realizzate in tre dimensioni, mentre i personaggi sono una gradevole miscela di modelli a metà strada tra il 2D e il 3D, molto simili a quelli visti in Heroes of Mana. Ogni fase chiave del gioco è accompagnata da splendidi video in computer grafica che mostrano gli eventi salienti della trama. Le sequenze sono qualitativamente allo stesso livello di quanto visto sulla console casalinga, motivo che ha richiesto tre dischi di gioco. Tra le varie animazioni di gioco spiccano quelle in cui entrano in scena le ombre e le animazioni in tempo reale dei boss. E’ davvero gradevole vedere in azione i nostri personaggi mentre lanciano un incantesimo o evocano un animale ombra, il tutto senza il minimo rallentamento.

Colonna sonora - Il tocco del Maestro
Blue Dragon Plus si avvale di una colonna sonora di prestigio grazie alla presenza, così come il precedente, del famoso compositore di Final Fantasy; Nobuo Uematsu. A quest’ultimo va il merito di essere riuscito a comporre una serie di melodie davvero evocative che riescono ad intrattenerci durante le fasi di gioco senza diventare noiose o ripetitive.

Conclusioni
Blue Dragon Plus si presenta come un titolo di forte impatto per il Nintendo DS. Il gioco ci propone una trama che va vissuta fino in fondo, godendo inoltre dell’ottima realizzazione delle sequenze filmate che, probabilmente, sfruttano il motore grafico usato per il primo capitolo. Combina, inoltre, differenti elementi propri del mondo degli RTS, senza mettere da parte altri più tradizionali tipici dei giochi di ruolo come crescita dei personaggi ed esplorazione di giganteschi dungeon. L’uso del touch-screen sembra davvero una mossa ben riuscita e gestire al meglio ogni personaggio, nonostante i pesanti difetti dovuti alla riselezione manuale delle unità (o dei pg), risulta molto intuitivo e veloce. Un'ottima colonna sonora, a firma di Nobuo Uematsu, ci accompagnerà nelle numerose ore che ci separano dalla conclusione del gioco. I fan di Blue Dragon non possono lasciarsi scappare questo seguito del primo capitolo pubblicato già per Xbox 360. Chi, invece, non ha avuto occasione di giocarci si troverà di fronte ad un ottimo gioco di ruolo. Tuttavia, nonostante la bontà del titolo, ci si sarebbe potuti aspettare di più dal team di programmatori che, probabilmente, hanno un po' “limitato” il potenziale nato dall'unione di Akira Toriyama, e Hironobu Sakaguchi. Potenziale che sarebbe potuto diventare immenso se sfruttato un po' meglio ma che comunque rappresenta la media di parecchi titoli presenti su DS senza contare che per certi aspetti questa versione rappresenta un passo in avanti rispetto a quella per Xbox 360 soprattutto sul piano dell'immediatezza.

Immagini
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